Le donne e la loro sicurezza
L’importanza delle donne nell’agricoltura è enorme. Hanno infatti un ruolo fondamentale nell’economia domestica e nell’educazione dei figli, lavorano spesso anche in azienda o si prendono cura dei genitori/suoceri. Molte hanno altresì un’attività professionale al di fuori dell’azienda e impegni vari nel campo del volontariato.
Il ruolo delle donne in azienda è molto eterogeneo. Alcune sono a capo dell’azienda e se ne assumono la piena responsabilità, altre se la spartiscono con un socio, altre ancora aiutano solo sporadicamente in fattoria mentre alcune se ne disinteressano totalmente.
In adempimento della mozione «Donne nell'agricoltura» (12.3990) della Commissione dell'economia e dei tributi del Consiglio degli Stati è stato stilato un rapporto incentrato sulla sicurezza economica, giuridica e sociale delle donne. Tale rapporto ha preso spunto dallo studio condotto a livello nazionale nel 2012 sul tema Donne nell’agricoltura a cura di UFAG e Agroscope, nonché dalla Giornata nazionale delle donne nell’agricoltura svizzera lanciata nell’autunno 2012. Di seguito sono riassunti e suddivisi per temi i risultati più importanti.
Sicurezza economica
La sicurezza economica delle donne nell’agricoltura è basata sull’attività remunerata, dipendente o indipendente, all’interno dell’azienda, su un’attività lucrativa extraziendale o su mandati remunerati. A ciò si sommano altre forme diffuse nel settore agricolo quali usufrutto o diritto d’abitazione.
La sicurezza economica delle donne nell’agricoltura sostanzialmente non si differenzia da quella di altre donne che lavorano (collaborano) nell’azienda di famiglia, gestiscono indipendentemente l’intera azienda (un ramo aziendale) o esercitano un’attività lucrativa extraziendale. Nel caso delle aziende agricole, rette dal diritto fondiario rurale, la sicurezza economica è disciplinata anche da questo diritto.
Nel caso delle aziende agricole ai sensi del diritto fondiario rurale, il coniuge non proprietario, generalmente la donna, dovrebbe tutelarsi in caso di partecipazione finanziaria. È importante che le quote acquisite e gli investimenti in beni propri fatti dalle donne possano essere comprovati.
Per tutti i coniugi è bene tener presente che in caso di decesso del titolare del conto decade qualsiasi procura sul conto in questione. Per questo motivo anche la gestione del patrimonio personale assume una particolare importanza.
Sicurezza giuridica
L’ordinamento giuridico svizzero adempie pienamente il principio di parità tra donna e uomo. Come per gli uomini, lo status giuridico delle contadine e delle donne nell'agricoltura dipende da:
status personale, nonché regime dei beni e responsabilità,
status in base al diritto delle assicurazioni sociali (status AVS) o al diritto del lavoro,
status in base al diritto aziendale e
rapporti di proprietà.
La sicurezza giuridica delle donne nell’agricoltura sostanzialmente non si differenzia da quella di altre donne che lavorano (collaborano) nell’azienda di famiglia, gestiscono indipendentemente l’intera azienda (un ramo aziendale) o esercitano un’attività lucrativa extraziendale.
Il diritto fondiario rurale si basa su un’immagine tradizionale dell’agricoltura con il modello classico di famiglia. Dal profilo del diritto successorio le donne coniugate nel contesto agricolo sono ampiamente tutelate.
A livello di codice civile e di diritto fondiario rurale, in alcuni casi sono necessarie informazioni e precisazioni sul caso di divorzio: occorre pertanto elaborare supporti informativi per la consulenza agricola, vagliare possibilità di adeguamento degli atti normativi e integrare i commenti degli atti normativi con spiegazioni. In caso di divorzio, il coniuge non proprietario, generalmente la moglie, è tendenzialmente svantaggiato dal principio del valore di reddito e dalla richiesta di prova inconfutabile dei beni propri o dei compensi: investimenti in beni propri e quote acquisite fatti dalle donne devono poter essere comprovati. A seguito di un divorzio è altresì necessario appurare la copertura assicurativa.
Sicurezza sociale
La sicurezza sociale delle donne nell'agricoltura è garantita, come per il resto della popolazione, da una fitta rete di assicurazioni sociali, che offre un’ampia protezione contro i rischi le cui conseguenze economiche non si possono affrontare da soli.
La sicurezza sociale delle donne nell'agricoltura non si differenzia da quella di altre donne che lavorano (collaborano) nell'azienda di famiglia, gestiscono indipendentemente l'intera azienda (un ramo aziendale) o esercitano un'attività lucrativa extraziendale. Nel primario i membri della famiglia che collaborano in azienda generalmente non sono soggetti all’obbligo contributivo per l’assicurazione contro la disoccupazione e dunque non sono assicurati.
La sicurezza sociale delle donne dipende concretamente dal loro status in base al diritto delle assicurazioni sociali (p.es. come persone senza attività lucrativa in caso di collaborazione non remunerata in azienda), dall’importo del loro reddito e dalle assicurazioni individuali che hanno stipulato: se le donne collaborano nell’azienda di famiglia con o senza salario, è necessario chiarire caso per caso la loro assicurazione non obbligatoria, come ad esempio quella di un’indennità giornaliera.
Nell’ambito della previdenza per la vecchiaia, le donne nell’agricoltura che divorziano possono ritrovarsi in una situazione difficile. Generalmente i risparmi vengono investiti nell’azienda, che nella liquidazione dei rapporti patrimoniali tra i coniugi viene stimata al valore di reddito, e viene a mancare anche la possibilità di avere un alloggio economico per la vecchiaia con diritto d’abitazione. S’impone una previdenza sociale indipendente per le donne nell’agricoltura attraverso un’attività lucrativa aziendale o extraziendale.
Letteratura
Rapporto del Consiglio federale «Donne nell’agricoltura» in adempimento della mozione della CET-S del 14 novembre 2012 (12.3990)
Esther Grossenbacher, UFAG, Settore Ricerca, consulenza e valutazione, esther.grossenbacher@blw.admin.ch
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